Belluno (nome di origine celtica che significa "città luminosa, splendente") sorge su un promontorio situato nei pressi della confluenza del torrente Ardo nel fiume Piave, in una splendida cornice costituita dalle Dolomiti a Nord e dalle Prealpi Venete a Sud. Una città a misura d'uomo, che offre bellezze artistiche e naturalistiche. Il fascino di Belluno è nella tranquillità delle sue vie, dove la gente cammina senza fretta ed ama fermarsi a dialogare; nelle sue piazze tutte caratterizzate dalla presenza di una fontana da cui sgorga acqua fresca e pura; nei colori del cielo; nel suo splendido panorama che porta l'occhio a spaziare lungo la Val Belluna e a soffermarsi poi sulle vette dolomitiche dello Schiara, del Pelf e della Gusèla del Vescovà. Una città, Belluno, situata in una valle ancora incontaminata, una città che dista pochi minuti da sentieri e boschi che riservano sempre nuove impressioni e sorprese. Un luogo, dunque, per usare le parole dello scrittore bellunese, Dino Buzzati, che possiede "una personalità speciale che gli dà un incanto straordinario ma di cui poche per la verità si accorgono", dove si fondono "il mondo di Venezia (con la sua serenità, la classica armonia delle linee, la raffinatezza antica, il marchio delle sue architetture inconfondibili) e il mondo del Nord (con le montagne misteriose, i lunghi inverni, le favole, gli spiriti delle spelonghe e delle selve, quel senso intraducibile di lontananza, solitudine e leggenda)".
Belluno ha sviluppato il suo cuore urbano attorno a otto piazze. Quasi tutti considerano come principale la Piazza dei Martiri dove poter passeggiare sul listón e ammirare dal grande giardino pubblico l’impostazione rinascimentale e i portici dei palazzi che su essa si affacciano quasi a formare un’ellissi.
Detta anche Piazza Campedèl (Piazza Campitello perchè indicava l’area dedita a fiere e parate al di fuori delle mura che cingevano il centro della città romana e medievale) presenta edifici del 1400 e 1700, ma soprattutto del Seicento. Sotto i portici si trova anche l’ingresso della Chiesa di San Rocco, con pregevoli opere del Besarel, di Luigi Cima e un’Assunzione probabilmente di Cesare Vecellio.
Proseguendo per Piazza Castello si arriva in Piazza Duomo dove si possono ammirare la Cattedrale, con torre campanaria del Juvarra, Palazzo dei Rettori, l’Auditorium-Vescovado Vecchio e Palazzo Piloni.
L’adiacente Piazza Mercato o delle Erbe, porticata sui quattro lati, è cinta dalla Casa Miari, il Palazzo del Monte di Pietà e la Loggia dei Ghibellini.
In questa piazza l'itinerario "del Buono" può prevedere una sosta alla Pasticceria Bellunese e qualche prelibato acquisto al Pastificio Menazza,
Da qui si può raggiungere Piazza Santa Maria dei Battuti o, in direzione opposta, raggiungere Porta Dojona oltrepassando sulla destra un’altra piccola piazza (Mazzini). Varcata la Porta si trova il Teatro Comunale che si affaccia su Piazza Vittorio Emanuele II. Andando a destra si giunge in Piazza Santo Stefano con Chiesa e Convento dei Serviti; volgendo lo sguardo a sinistra invece si apre nuovamente Piazza dei Martiri.
Pranzo
Il pranzo si terrà presso un ristorante cittadino, a pochi passi dai palazzi storici, con menu di degustazione di prodotti e piatti Bellunesi. Può essere l'occasione di andare al Ristorante La Nicchia
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