Il cuore segreto di Venezia
Perdersi nel cuore silenzioso e magico di Venezia.
Il sestiere di Santa Croce è il più piccolo della città lagunare. È l’unico che può essere raggiunto con l’automobile, lasciandola a Piazzale Roma, ed è collegato direttamente con la terraferma tramite il Ponte della Libertà.
Due dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande si trovano qui: il nuovissimo ponte della Costituzione (aperto al traffico pedonale nel 2008), detto di Calatrava (poiché progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava) ed il Ponte degli Scalzi.
Il suo nome deriva dalla Santa Croce di Gerusalemme, una parte della quale era conservata in una chiesa che fu poi demolita da Napoleone.
In questa zona della Città si possono trovare i segni del passato (vi sono numerosi monumenti, musei e chiese) ma anche i segni del presente: è infatti questa la parte della Città che durante il XX secolo ha subito più cambiamenti, sia per la costruzione del ponte che collega Venezia alla terraferma che per la costruzione della Stazione Marittima e dei recenti Ponte della Costituzione e People Mover (entrato in funzione il 19 aprile 2010, collega l'Isola del Tronchetto a Piazzale Roma).
Da questi segni contemporanei, comunque, vi proponiamo di perdervi attraverso piccole ed affascinanti calli, ricche di storie e curiosità, dove molte botteghe artigiane impreziosiscono ancora il tessuto urbano.
Potete arrivare direttamente nel cuore segreto di Venezia, il sestiere di Santa Croce, dalla Stazione Ferroviaria o da Piazzale Roma, passando per il Ponte degli Scalzi.
Attraverso calli silenziose e piccoli ponti che si affacciano sui canali, alle spalle della chiesa di San Zan Degolà si trova il Fondaco dei Turchi il più grande palazzo medievale del Canal Grande. Fu trasformato in magazzino dai mercanti turchi che vi si stabilirono dal 1621 al 1838 aprendovi bazar, bagni turchi e moschee. Dal 1924 ospita il Museo di Storia Naturale. Tra le varie collezioni botaniche, zoologiche, paleontologiche si trova anche una collezione di modelli e strumenti che illustrano sistemi di pesca in uso nella laguna di Venezia e una ricca biblioteca scientifica con oltre 40.000 titoli. Attrazione principale gli scheletri di Balena e dell'Ouranosaurus nigeriensis, impressionante dinosauro di sette metri di lunghezza e tre di altezza.
Immettendosi nella calle Larga e percorrendola per qualche centinaio di metri, ci si trova in Campo San Giacomo da l’Orio dove sorge l’omonima chiesa, una delle più antiche e suggestive della Città. La sua fondazione, stando alla tradizione, dovrebbe risalire all’IX secolo; nel 1225 venne ricostruita in stile bizantino e decorata con elementi molto particolari tra i quali una colonna in marmo verde portata da Bisanzio come trofeo di guerra durante la Quarta Crociata. All’interno è da segnalare il bellissimo ciclo pittorico di Palma il Giovane per la Sacrestia Vecchia e per la Cappella del Santissimo. Imperdibile l'omonima sagra estiva.
Non molto distante da San Giacomo da l’Orio sorge Palazzo Mocenigo che nel 1954 fu donato da parte del proprietario Alvise Mocenigo, discendente di una famiglia patrizia, alla città di Venezia. Si tratta di un raffinato e prezioso ambiente con arredi settecenteschi e, all’interno, si può ammirare una raccolta di abiti e accessori, tessuti, libri, figurini di moda di varie epoche.
Oltrepassando il Rio di San Stae l’itinerario può proseguire con una visita alla piccola Chiesa di Santa Mater Domini con la facciata incastrata tra due edifici. Una bella composizione di ispirazione rinascimentale attribuita a Sansovino. Sul Campo sono visibili resti di costruzioni del periodo bizantino.
È tempo di scoprire alcuni preziosi oggetti dell'artigianato veneziano: al civico 2176, proprio nel campiello di Santa Maria Mater Domini, si trova la bottega del maestro d'arte del vetro Marco Franzato, originalissimo creatore di oggetti, gioielli e complementi d'arredo con varie tecniche di lavorazione del vetro, tra cui spicca la rilegatura “a piombo”. Lasciatevi sedurre da queste magiche trasparenze, per poi dirigervi, percorrendo la fondamenta Rimpetto Mocenigo fino al Canal Grande: Cà Pesaro vi offrirà una visita al Museo d’Arte Orientale e al Museo D’Arte Moderna. Qui, in un’architettura che segna il trionfo del barocco veneziano, è ospitata una delle più grandi collezioni europee d’arte orientale con costumi, oggetti e tessuti giapponesi del periodo EDO (1600-1868). All’interno del Museo d’Arte Moderna si potranno ammirare opere di Klimt, Matisse, Rodin, Calder, i pittori italiani della fine del XIX secolo e molti altri.
Saziata la mente di cultura, saziate quindi anche il corpo in uno dei tipici bacari (bar) che troverete in questo dedalo di calli, per poi giungere, in direzione Campo San Polo, al civico 2155/A, alla bottega/atelier Paper Owl di Stefania Giannici che, dietro ad un lungo tavolo in betulla, lavora incessantemente una delle materie prime che hanno reso famosa Venezia nel mondo: la carta; utilizzando tecniche di lavorazione tipiche veneziane, europee e orientali, crea gioielli di carta, mobili e decorazioni per la casa, aquiloni, insoliti souvenir, maschere e altri prodotti artigianali, tutti da scoprire.
Ancora stupiti da tale maestria artigiana, se ancora non siete paghi, proseguite lungo la Calle Seconda del Cristo, al cui termine, sulla destra troverete gli ultimi due preziosi luoghi ove ri-scoprire la l’eccellenza artigiana veneziana. Il primo è Laberintho, al civico 2236, dove Marco Venier e Davide Visentin sapientamente maneggiano l'alchimia d'arte dei due più nobili metalli: l'oro e l'argento; alla ricerca di un diverso concetto estetico, quì i materiali vengono scelti e accostati: antichi sigilli e forme geometriche, vetro soffiato e diamanti, ebano, ambra e turchesi, corallo nero e agate fossili, unendosi in un dialogo che intreccia epoche e culture..
Proprio di fronte a questo atelier, ecco la bottega di Angelo Dalla Venezia, forse l’ultimo tornitore artigiano ancora in attività. Dal 1959, il maestro Angelo realizza oggetti decorativi e di “utilità”, come lui stesso dichiara; tutte le opere (qualsiasi lavoro su campione o disegno) sono realizzate da Dalla Venezia con il tornio manuale: una visita magica ed emozionante che vi resterà decisamente impressa.
Campo Santa Maria Mater Domini
Santa Maria Mater Domini (interno)