Sapori e atmosfere veneziane

Trovare Campo San Tomà è relativamente semplice, è un passaggio quasi obbligato ove itinerari a piedi si incrociano con quelli di traghetti, vaporetti e gondole.. Siamo nel cuore della Serenissima, seppur sostanzialmente vicini alle “porte di ingresso “ alla città, la Stazione Ferroviaria e Piazzale Roma. Nel campo potrete subito notare la Scoletta dei Calegheri, che ospitò a partire dal 1446, data della sua costruzione, la sede della confraternita dei Calegheri, termine veneziano per “calzolai”, fondata nel 1278. La sede liturgica della confraternita era la prospiciente chiesa di San Tomà (veneziano per San Tommaso; attualmente la chiesa è centro neocatecumenale diocesano del Patriarcato di Venezia.). All'interno della scuola, oggi sede della biblioteca di quartiere, oltre che luogo di meeting, restano, nella sala principale, alcune tracce degli affreschi datati XV secolo, tra cui si distinguono Annunciazione e Santi. Qui attorno avrete l'imbarazzo della scelta: la Scuola Grande di San Rocco, antica sede dell’omonima confraternita di mutuo soccorso, che racchiude il più importante ciclo di dipinti di Tintoretto, il maggiore pittore veneziano della seconda metà del ‘500. Quindi la Basilica dei Frari, intitolata a Santa Maria Assunta, grandiosa chiesa francescana che contiene opere d’arte impareggiabili tra cui la famosa Pala Pesaro (1526) di Tiziano, il bellissimo Trittico della Vergine e Santi (1488), capolavoro di Giovanni Bellini e la statua lignea di San Giovanni Battista di Donatello, unica opera veneziana del maestro fiorentino. Sull’altare maggiore, la splendida pala raffigurante l’Assunzione della Vergine (1518) sempre di Tiziano.
Prosieguo naturale di Campo San Tomà, lungo il lato destro della Chiesa, il campiello San Tomà si apre al viaggiatore come un esempio tipico di venezianità: gondolieri che offrono un giro  indimenticabile tra i canali silenziosi, tavolini all'aperto ove sorseggiare un caffè o uno spritz, ed ovviamente le immancabili vetrine delle botteghe artigiane. Proprio qui, infatti, al civico 2807 di San Polo, potrete visitare Mazzon Le Borse, laboratorio di pelletteria artigianale a conduzione familiare che, dal 1963, sotto la sapiente guida del maestro Pietro Mazzon, produce interamente a mano borse e accessori in pelle di alta qualità nei vari colori moda. Ammirate le creazioni uniche, dal gusto moderno ed attuale seppur realizzate con la sapienza e bravura di un tempo, ammiratene le forme ed inebriatevi del profumo unico delle pelli.
Tornate ora in Campo San Tomà e prendete calle del Campaniel, verso l'imbarcadero del vaporetto... pochi passi e sarete letteralmente rapiti da un profumo unico ed irresistibile, d'obbligo iniziare l'itinerario con la dolcezza di VizioVirtu': la tradizione del cioccolato ha incontrato a Venezia l’arte della giovane maestra cioccolataia Mariangela, antichi ingredienti si fondono in ricette moderne ispirate alla magica atmosfera veneziana. Tra i banchi e gli scaffali infatti il cioccolato, rigorosamente artigianale colora di mille calde sfumature l’ambiente, e prepara alla degustazione di una tazza di cioccolata o di una della tante raffinate delizie della cioccolateria. Nell’originale laboratorio a vista vedrete nascere prodotti esclusivi, preparati secondo ricette tradizionali e con tutta la creatività di chi ha fatto del cioccolato una vera e propria passione di vita.
Non è un caso che a pochi passi da qui ci sia la Casa di Carlo Goldoni, casa natìa di uno dei più grandi estimatori della cioccolata, Carlo Goldoni (1707 – 1793), che la definì, in uno dei suoi scritti, “bevanda grata, dolce licor...”. Oggi l’abitazione è un museo dedicato alla vita e alle opere del grande commediografo e alla storia del teatro, ed è sede della Biblioteca di Studi Teatrali che comprende oltre 30.000 opere tra testi, studi teatrali e manoscritti originali.
Proseguite fino alla storica Università Ca' Foscari (palazzo gotico affacciato sul Canal Grande. Nasce nel 1868 come prima Business School d'Italia e seconda d'Europa. Nel 2013 è stata inclusa tra le Top 200 università al mondo. L'ateneo conta circa 20.000 studenti e la sua offerta formativa e di ricerca si articola in 4 grandi aree: economica, linguistica, umanistica e scientifica). Poco prima di arrivare in Campo San Barnaba, tipico campo veneziano con attraccato alla riva il glorioso e caratteristico "barcone della frutta" con tutte le primizie degli orti di Venezia, le isole di S.Erasmo e delle Vignole, e precisamente al civico 3282 di Dorsoduro (calle del Fabbro), troverete la Bottega Tramontin Gondole di Elena Tramontin: una meravigliosa bottega d'angolo dove si custodisce il valore storico e culturale della Gondola. Uno spazio in cui si respira la storia dell'alto artigianato veneziano, un connubio di tradizione e modernità che porta a conoscere un mondo antico fatto di creatività ma anche di regole.
Questa bottega è stata pensata e realizzata nei minimi dettagli: un riferimento per i veneziani e i visitatori per scoprire tutti i segreti che ruotano attorno al magico mondo della gondola. Dopo aver saziato la vostra curiosità proseguite il cammino per un paio di minuti: potete ora fermarvi per ammirare il Ponte dei Pugni, così detto perché qui si affrontavano in una spettacolare tenzone, gli abitanti di due parti opposte di Venezia, i Castellani e i Nicolotti, lottando sul ponte dove esistono ancora le sagome dei piedi del punto d'inizio; od anche la Chiesa di San Barnaba, edificata verso la metà del ‘700 dall’architetto Lorenzo Boschetti, presenta una facciata in stile classicheggiante sormontata da timpano ed oggi ospita interessanti mostre.
Imboccate ora la Calle lunga San Barnaba, dove è d'obbligo una sosta rigenerante e dolcissima in uno dei locali storici di Venezia, la Pasticceria Colussi: aperta dal 1956, da allora produce i dolci, compresa la mitica focaccia veneziana, esclusivamente nel laboratorio recentemente rinnovato ma sempre rigorosamente "a vista". I dolci del "nonno" Colussi sono molto apprezzati e, a detta degli stessi veneziani, questa è una delle migliori pasticcerie della città.
Scegliete ora una delle tante strette calli o piccole fondamenta in direzione Zattere. L'atmosfera tranquilla e quasi senza tempo vi porterà nei pressi di Campo San Trovaso: accanto alla chiesa di San Trovaso, sorge l'omonimo Squero, singolare costruzione in legno simile alle case del Cadore, dato che gli squeraroli provenivano per la maggior parte dalla Val Zoldana. Si tratta di una vecchia abitazione ad uso delle maestranze, impegnate nello squero, piccolo cantiere dove si costruiscono le gondole. Risale al '600 ed è sempre rimasto in funzione. Nulla di meglio per terminare il vostro itinerario odierno: la quiete, la tradizione ed i sapori che oggi avete gustato vi faranno socchiudere gli occhi e sentire sospesi in un dolcissimo mondo senza tempo.