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Feltre è un comune italiano di 20 649 abitanti della provincia di Belluno in Veneto.
Centro principale del territorio feltrino è la città di Feltre (325 m), situata ad occidente del fiume Piave e alle pendici delle Dolomiti e, più in particolare, delle Vette Feltrine, chiusa a sud dal Monte Tomatico che domina imponente la Val Belluna. Attorno all'insediamento storico più antico della città, aggrappato sulle pendici di un colle (denominato "Colle delle Capre"), si sviluppano i quartieri più moderni
Già abitata in epoca preistorica e forse protostorica, Feltre divenne importante 'Municipium' romano a partire dal II secolo a.C. In epoca imperiale fu strategico snodo economico e militare lungo la strada Claudia Augusta Altinate, che congiungeva Altino, città paleo-veneta porto sull'Adriatico, alla Rezia, nella mai domata area danubiana.
Ma l'impronta urbanistica più caratterizzante è data dall'epopea veneziana di terraferma, con la 'dedizione alla Serenissima' del 1404. Unica interruzione guerresca nel 1510, con la rovinosa distruzione da parte delle truppe di Massimiliano d'Asburgo, scese nel Veneto con la Lega di Cambrai, che misero 'a ferro e fuoco' la città e tutto il feltrino. Prontamente ricostruita con generosissimi interventi, seguirono i secoli di 'pax' Serenissima, prosperità e ricchezza conclusa con l'arrivo di Napoleone.
Gli ultimi due secoli vedono la corsa a depredare queste terre. Dopo le campagne napoleoniche, il regno Lombardo-Veneto, le disastrose guerre d'Indipendenza, o meglio di conquista, dei Savoia sfociate nel regno d'Italia.
Una specie di sfruttamento coloniale che restituisce miseria, pellagra ed il grande dramma dell'emigrazione ottocentesca, che ha devastato intere lande feltrine e sul quale si abbatte un dramma ancor più terribile. La Grande Guerra, vissuta principalmente sulla pelle e sulle terre Venete, Trentine, Friulane e Giuliane